Lezione speciale per gli alunni dell'Istituto Superiore di Crema, che hanno incontrato i giornalisti de "La Gazzetta dello Sport"
Martedì 6 maggio, alle ore 11.00, un'atmosfera frizzante ha iniziato a pervadere i corridoi dell'I.S.S. "Pacioli" di Crema. Gli studenti non aspettavano un calciatore. Nemmeno una rockstar o un volto noto della televisione.
Quando Luigi Garlando e Daniele Redaelli, rispettivamente prima firma e caporedattore de "La Gazzetta dello Sport", hanno fatto il loro ingresso nell'Aula Magna sono stati accolti da applausi fragorosi. I ragazzi volevano incontrare proprio loro: due professionisti d'eccezione. Accompagnati dal presidente del Comitato Organizzatore Trofeo "Dossena", Angelo Sacchi, i due giornalisti hanno parlato agli studenti per due ore: un confronto aperto, più simile a una chiacchierata che a una lezione, in cui occhi e orecchie di oltre 200 ragazzi sono stati catalizzati dalle loro parole. Missione tutt'altro che scontata, alla vigilia.
Doveroso riconoscerlo: molti degli studenti, più che per gli articoli sul quotidiano, hanno riconosciuto in Garlando l'autore della serie "Gol!", pezzo forte della collana di romanzi per ragazzi de "Il Battello a Vapore".
"È davvero lui quello delle Cipolline?", si chiedevano, "Li ho letti tutti!".
Se il calcio è la passione con cui ognuno di noi è cresciuto, può anche cambiarsi d'abito e diventare il mezzo per incentivare i giovani alla lettura. Meglio ancora se attraverso una penna raffinata ed espressiva come quella di Garlando.
Il suo ultimo lavoro "'O Maé" (Piemme, 2014) nelle ultime settimane di lezione è stato sviscerato dai ragazzi del "Pacioli", che hanno accolto l'autore con curiosità sulla genesi del libro e sui significati dei passaggi principali.
Giada, Federico, Davide e Luca hanno inaugurato il momento dedicato alle domande, cui Garlando ha risposto con grande disponibilità: "L'idea di scrivere questo libro è nata mentre ero inviato a Sydney per i Giochi Olimpici nel 2000: ho conosciuto la famiglia Maddaloni e sono stato nella palestra di Scampia. Si respira davvero un clima magico. Non sono un judoka, ma sono rimasto affascinato dai principi alla base di questa disciplina, che si distingue per una speciale liturgia del rispetto. Nelle pagine del libro ho cercato di raccontare il percorso che fa una testata per diventare un inchino".
Le gesta di Filippo, il giovane protagonista del libro che ha scelto la via della legalità, sono state il filo conduttore verso le tematiche di più spiccata attualità: dalla criminalità organizzata, agli incidenti della finale di Coppa Italia e alle dinamiche interne delle curve italiane, passando attraverso quella banana simbolo della lotta al razzismo, ma anche di logiche di marketing.
In chiusura di mattinata, preziosi consigli agli studenti: dall'alto dei suoi 43 anni in redazione alla Gazzetta, Redaelli ha dispensato preziosi suggerimenti ai giovani cremaschi. Per ambire a una carriera da scrittori o alla sufficienza nei compiti in classe.
"Il giornalista moderno, soprattutto in ambito sportivo, deve coniugare velocità di scrittura e correttezza grammaticale. Un consiglio? Togliere gli aggettivi in eccesso, spesso se ne usano troppi. Il nostro è un lavoro fatto di eliminazioni, non di aggiunte", ha detto il caporedattore della Rosea, "Non possiamo negare che il giornalismo, soprattutto in Italia, stia attraversando un momento molto complicato: a tutti coloro che vogliano intraprendere consiglio di cautelarsi con un piano di studi che possa offrire loro un'alternativa".
"In ogni buon articolo, l'attacco è fondamentale: il lead deve essere accattivante e incentivare il lettore nella lettura del pezzo, quasi conducendolo per mano dalle prime righe al corpo del testo", ha spiegato Garlando, "Per affermarsi servono molte qualità e anche un pizzico di fortuna. Anche la mia carriera è iniziata quasi per caso, con un'intervista a Giuseppe Farina, nata per le strade di Milano".
Ricordi e suggestioni degli anni che furono, mescolati a preziose dritte per i protagonisti di domani: i numeri uno del giornalismo italiano hanno fatto scuola a Crema!
Un'occasione per rivederli?
Lunedì 12 maggio p.v. alle ore 21.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Crema, sia Garlando che Redaelli hanno infatti confermato la propria partecipazione al Galà di Presentazione del "Dossena".